Guru Purnima 2024

Hari OM cari lettori e studenti del sito YOGADELRESPIRO.it. Questa domenica 21 luglio, nel giorno di luna piena del mese lunare di Ashada (tra giugno e luglio), si celebra la ricorrenza della festività del GURU PURNIMA.

Nelle antiche scritture dell’Induismo e del Buddhismo la festività del Guru Purnima è un evento molto sacro e religioso. Secondo queste culture millenarie, un Guru, un Maestro spirituale realizzato, è molto vicino al Divino Atman, l’Assoluto Universo, e quindi parte integrante della società e del suo processo di sviluppo evolutivo.

Il termine “Gu” indica l’oscurità, l’ignoranza, mentre il termine “Ru” significa rimuovere, eliminare, quindi il Guru, il Maestro spirituale o Santo, è letteralmente colui che elimina l’ignoranza e l’oscurità dalle nostre vite, ci rende consapevoli di ciò che di noi stessi neghiamo a noi stessi, una parte che non vogliamo vedere finché non inizia la sofferenza legata al nostro karma e alle azioni che dalla passata vita (legge della reincarnazione) regolano le cause di questa vita attuale.

Mitologia

Secondo la mitologia induista, quasi 15.000 anni fa uno Yogi apparve sulle vette dell’Himalaya, nessuno sapeva da dove venisse ma tutti coloro che gli si avvicinavano percepivano un’aura di santa presenza delle divinità celesti (Shiva, Brahma, Vishnu) e si stringevano intorno a lui per riceverne le benedizioni.

Questo santo Yogi era seduto in profonda meditazione, non si muoveva né parlava con alcuno dei presenti. Gli unici segni di vita che mostrava erano delle lacrime di estasi che gli rigavano il viso. Tutti erano affascinati dalla sua presenza e profondità, ma infine se ne andarono tutti tranne sette di loro.

Quando finalmente il santo Yogi aprì gli occhi, queste sette persone che gli erano rimaste vicine lo supplicarono di insegnare loro la via, volendo sperimentare ciò che lui stava vivendo.  Lo Yogi li congedò, ma loro rimasero li, nell’attesa di poter ricevere dal santo in meditazione il suo Satsang (leggi universali per la via alla realizzazione divina), ed allora ad un certo punto del suo profondo silenzio contemplativo decise di insegnare loro una semplice tecnica di base preparatoria e chiuse di nuovo gli occhi.

I sette discepoli iniziarono a praticare la tecnica meditativa: i giorni si trasformarono in settimane, le settimane in mesi, i mesi in anni, ma l’attenzione dello Yogi non si rivolse più a loro per altri ottantaquattro anni. Al suo risveglio, nel solstizio d’estate che segna l’avvento di Dakshinayana, allo Yogi fu evidente che i sette erano pronti a ricevere tutti gli insegnamenti che portano un uomo allo stato di Illuminazione spirituale dell’anima. (Nota: il solstizio d’estate, il 21 giugno, è nel calendario indù il momento del passaggio a Dakshinayana, il periodo di sei mesi che si conclude con il solstizio d’inverno, momento in cui, secondo la tradizione dello Yoga, Shiva avrebbe iniziato a trasmettere i propri insegnamenti della sua disciplina).

Nel giorno di luna piena, quindi, lo Yogi divenne l’Insegnante dei suoi sette discepoli: l’Adi Yogi, il primo Yogi, divenne l’Adi Guru, il primo insegnante che altro non era che il grande Vyasa, da cui derivano i nomi Vyasa Purnima e Vyasa Puja.

Il giorno del Guru Purnima è una festività spirituale e culturale molto osservata che dopo il Mahatama Gandhi attraversa i confini sociali, politici e religiosi. Per gli indù e i ricercatori di tutto il mondo è tra i giorni più propizi dell’anno, è il giorno per esprimere profonda gratitudine ai Santi ed ai Guru dell’India e per rinnovare il vincolo sacro di eterna amicizia tra Guru e discepolo.

In questo giorno il Guru concede l’opportunità di abbandonare il proprio karma ai suoi piedi e sperimentare Advaita – unione divina.

PRATYAKSHA PADA PUJA – Offrire Gratitudine ai Piedi del Maestro

PADA Puja è un’antica cerimonia vedica di offerta al Guru. “Pratyaksha” significa “alla presenza di” e quindi “Pratyaksha Pada Puja” è una puja molto speciale fatta in presenza fisica del Guru. Quando viene compiuta alla sua presenza fisica il potere della puja è amplificato, il partecipante entra in sintonia e rispecchia lo spazio interiore del Maestro, bruciando karma e rendendo l’esperienza di Advaita (Unione Divina) molto più potente.

La Relazione con il Guru, l’Insegnante di Vita Spirituale e di Pratiche Yogiche

Il Guru è colui che ha realizzato Dio, ha raggiunto lo stato di Illuminazione spirituale, grazie alla sua completa dedizione alla preghiera, alla meditazione interiore e all’ascetismo, un’anima che appartiene all’antica tradizione degli Yogi dell’Himalaya.

Un Maestro spirituale è sempre parte di una linea autentica di antichi Maestri, da cui attinge una trasmissione diretta di conoscenza e ai quali unisce la propria esperienza e realizzazione.

Il Guru è l’incarnazione vivente dell’Esistenza Universale. La sua Divina Grazia rende ogni avvenimento della vita di un discepolo del suo lignaggio di buon auspicio per tutta la famiglia. Il Guru solleva costantemente la nostra coscienza dalle sfere negative, dissolve il nostro karma passato, ci rende consapevoli del nostro Ego e ci aiuta a distruggerlo, riversando su di noi benedizioni e aiuti divini.

Chi è il Guru e cosa rappresenta per i suoi discepoli?

Nell’epoca moderna sicuramente due tra le più grandi ed emblematiche figure spirituali, che con la loro vita ascetica ed insegnamenti rappresentano ed incarnano l’essenza del Guru, sono il Mahatma Gandhi e Paramhansa Yogananda.

Il Mahatma Gandhi è un esempio tangibile e straordinario perché attraverso le sue discipline ascetiche e pratiche spirituali, la sua determinazione e passione, è riuscito a trascinare il popolo Indiano a fare scioperi e manifestazioni nella piena osservanza dell’ahimsa, la non violenza, fino al raggiungimento della liberazione dell’India dall’oppressione inglese con la resistenza passiva: Gandhi ha smosso le masse e ripristinato il diritto alla Nazione, all’istruzione e alla propria dignità.

Il Mahatma Gandhi credeva fermamente che lo scopo della nostra esistenza su questa terra fosse quello di migliorare noi stessi e la vita degli altri. Il sollievo di coloro che vivevano in povertà e senza accesso all’istruzione fu una missione centrale nella sua vita ed egli fu sempre attivamente impegnato ad affrontare i problemi legati alle condizioni materiali della vita del suo popolo, diventandone un leader spirituale ma anche un movimento politico nazionale.

Di lui Paramhansa Yogananda scrive nel suo best-seller mondiale “Autobiografia di uno Yogi”: “…Quest’uomo di stato ha saputo tenere testa a personalità di ingegno ed è uscito vittorioso da mille battaglie legali, sociali e politiche. Nessun altro leader al mondo è riuscito a conquistarsi un posto sicuro nel cuore della propria gente come ha saputo fare Gandhi con milioni di Indiani analfabeti…”.

La seconda grande figura spirituale molto attuale di Guru spiritualmente realizzato è Paramhansa Yogananda, monaco del Lignaggio Giri dell’antico ordine degli Swami in India. Egli si recò in America nel 1920 per partecipare come delegato Indiano all’International Congress of Religious Liberals of America e vi rimase tutta la vita, tranne che per breve ritorno alla sua amata India nel 1935/36.

Paramhansa Yogananda ha trasmesso al mondo nel suo libro “Autobiografia di uno Yogi” la testimonianza del potere divino interiore e dell’antica saggezza della scienza spirituale dell’India, condividendo le sacre esperienze vissute in prima persona, le rivelazioni ricevute in presenza dei santi e grandi maestri e la sua personale realizzazione del Divino, grazie al suo Santo Guru Sri Yukteswar Giri che gli trasmise tutta la sua conoscenza.

La sua autobiografia ha ispirato allora (1946), e continua ad ispirare ancora oggi, milioni di persone di qualsiasi credo religioso, razza e cultura. L’organizzazione da lui fondata in America, Self-Realization Fellowship, oggi ha sedi in tutto il mondo e i suoi insegnamenti sono vivi e senza tempo per tutte le migliaia e migliaia di suoi discepoli e per chiunque ancora oggi viene attratto dal magnetismo spirituale dei suoi insegnamenti.

Paramhansa Yogananda, come Gandhi, ha sdoganato la spiritualità nella visione tradizionale della società attraverso l’insegnamento dello yoga in Occidente, non dello yoga meramente fisico, che oggi è molto di moda, ma dello yoga spirituale, il vero Kriya Yoga, la Scienza della Realizzazione del Sé, che è il vero significato dello Yoga, l’unione dell’anima con lo Spirito.

 

Gururbrahmā Gururviṣhṇu Gururdēvōh Mahēśhvaraḥ…

Guru Sākṣhāta Paraṁ Brahmah Tasmai Shrī Guravē Namaḥ…

Oh Maestro, Tu sei così affine a Dio. Sei il Signore Vishnu e sei il Signore Shiva, il Dio dell’OM Assoluto.

Oh Maestro, tu sei un Essere Supremo e per me Tu sei il Signore Brahma. Per questo, mio Maestro, mi inchino davanti a alla tua potente saggezza liberatrice di anime incarnate.

 

Foto di proprietà di Yoga del Respiro

 

Articolo redatto da: Desktop Office di YOGADELRESPIRO.it
Data content by Davide Russo Diesi | Istruttore Mental Coach CSEN & YA Yoga Teacher E-RYT® 500, RYT® 500, YACEP® YOGABODY® Breathing Coach, YOGABODY® Stretching Coach.

Davide Russo Diesi

Davide Russo Diesi | YA Certified Yoga Teacher.