Queste parole presero di sorpresa Yogananda che subito volle segnarsi il nome di questo Santo per poi, il giorno dopo, recarsi alla biblioteca del centro dove lui era solito passare alcune ore dei suoi pomeriggi. Non era la prima volta che Yogananda, durante le sue lunghe e profonde meditazioni, riceveva visite di grandi Guru e Santi dell’India, ma quella volta fu diverso perché il Santo che venne a fargli visita parlava italiano.

Fu divertente quando nella biblioteca Yogananda discusse con la bibliotecaria per ottenere l’unico libro  che a quei tempi in America riportasse l’immagine del Santo: una volta riconosciuto il volto della sua visione volle assolutamente tenere con sè il libro.

Ottenuto il permesso di tenere il libro, Yogananda non se ne separò mai fino a quando si avverò la profezia di Santo Francesco: quel giorno ad Assisi lo Swami pianse come un bambino perché tra le tante visioni quella di Santo Francesco fu una delle più importanti per lui.

Fu infatti proprio Francesco ad anticipargli che durante il suo viaggio il suo Maestro e Guru sarebbe passato nell’oltre vita e Yogananda fu benedetto in un modo speciale in modo da potere affrontare quel lungo viaggio che nel 1935 lo vide partire dall’America fino ad arrivare nella sua amata India.

Ci fu una grande amicizia in seguito a quella visita ad Assisi da parte di Swami Yogananda con Santo Francesco, un’amicizia tra un uomo ed un Santo.

Che i Santi del Paradiso vi proteggano sempre ed aiutino nella vostra vita.