NADI SHODANA: LA RESPIRAZIONE A NARICI ALTERNATE

Nadi Shodana  – La Respirazione a Narici Alternate (Esercizio di Pranayama)

La pratica di Pranayama definita Nadi Shodana, o respirazione a narici alternate, ha principalmente lo scopo di riequilibrare e regolare il flusso di aria che attraversa le narici: infatti “Nadi significa flusso” o canale” e Shodhana o Shodana invece significa purificazione”.

Si tratta di una tecnica di respirazione yogica adatta a tutti, il cui scopo è quello di purificare i nostri canali energetici del corpo e della mente, le Nadi, ossia quei canali entro i quali scorre il flusso del prana, l’energia vitale assimilata tramite il respiro, analogamente a come il sangue fluisce attraverso il sistema cardiocircolatorio. Secondo la medicina tradizionale cinese le Nadi sono i meridiani del corpo.

Esistono circa 72.000 Nadi nel nostro corpo, ma le Nadi principali sono 3:

  • Ida: collegata alla narice sinistra e all’emisfero destro, governa l’energia femminile (notturna, passiva, intuitiva, collegata alla luna e all’attività mentale, emotiva e ricettiva);
  • Pingala: collegata alla narice destra e all’emisfero sinistro, governa l’energia maschile (solare, calda, attiva, legata al giorno e alla razionalità): è la Nadi dell’attività, dell’estroversione ed è chiamata anche surya Nadi, o Nadi del sole.
  • Sushumna: canale energetico associato all’equilibrio dei flussi delle due Nadi, Ida e Pingala, che si trova lungo il tratto cerebro-spinale e collega la testa con la base del tronco, percorrendo tutti e sette i chakra e permettendo, inoltre, il passaggio della Kundalini con il conseguente risveglio della coscienza spirituale. Kundalini è un termine della lingua sanscrita usato per indicare un aspetto dell’energia divina (Shakti) presente nel corpo umano in forma quiescente, che giace arrotolata come un serpente alla base della spina dorsale, nel primo chakra, Muladhara o chakra della radice.

Quando in modo consapevole o anche inconsapevole noi non ci prendiamo cura del nostro corpo e della nostra mente per un periodo di tempo prolungato, si blocca il flusso del prana nelle Nadi.

I blocchi nelle Nadi possono essere causati da diversi fattori, quali un eccessivo accumulo di prodotti di scarto del metabolismo, o uno stile di vita non equilibrato, ritmi del sonno inadeguati, un’attività sessuale sregolata, accumulo di prana in determinati settori a scapito di altre aree, assunzione di sostanze che causano assuefazione. Questi blocchi possono essere causati anche dalle impurità della mente come il male, la rabbia, l’orgoglio, l’inganno, la gelosia e l’avidità: tutte queste impurità sono i “rifiuti” della nostra indulgenza nei desideri.

I chakra, l’energia Kundalini, il prana e le Nadi formano il corpo sottile, un campo di energia collegato al nostro corpo fisico che lo sostiene energeticamente, compenetra e dà forma e vita al corpo fisico. Corpo fisico e corpo sottile sono strettamente legati, quindi, e si influenzano reciprocamente: i ristagni di energia mentale ed emotiva si riflettono sulla sfera fisica e di conseguenza per sciogliere un blocco di energia è necessario un lavoro che coinvolga sia la sfera fisica che quella mentale ed emotiva.

Il Pranayama, o controllo del respiro, è un’abilità fondamentale da coltivare per qualsiasi yogi perché consente di controllare il corpo sottile e le energie che vi scorrono attraverso dei corretti esercizi di respirazione e quindi è in grado di influire sugli stati ansiogeni e i pensieri ricorrenti che attraversano di continuo la nostra mente agitata.

I Benefici della Respirazione a Narici Alternate Nadi Shodana

Praticare la respirazione a narici alternate Nadi Shodana, anche solo per pochi minuti al giorno, consente di ristabilire l’equilibrio interiore e calmare la mente allentando i blocchi pranici che si sono accumulati e ripristinando il nostro allineamento energetico.

Nadi Shodhana è una pratica importante ed indispensabile prima di iniziare la meditazione, come pure nella fase di preparazione all’esercizio delle asana, proprio perché induce calma e tranquillità.

Il flusso di prana nelle Nadi Ida e Pingala viene equilibrato; il sistema sanguigno viene purificato dalle tossine e tutto il corpo viene rigenerato dall’aumentata quantità di ossigeno, mentre l’anidride carbonica non necessaria viene espulsa. Ne consegue uno stato di benessere ed energizzazione globale del nostro organismo. Inoltre, purificando le cellule del cervello, tutti i suoi centri vengono stimolati a lavorare quasi al massimo della loro capacità, favorendo la concentrazione e le funzionalità respiratorie perché tutta l’aria stagnante viene rimossa dai polmoni.

Nadi Shodana: la Pratica

Chiudete gli occhi e mentalmente preparate la mente ed il corpo alla pratica che state per eseguire. Per alcuni minuti siate consapevoli solo del corpo e del respiro.

Sedete a terra in padmasana (posizione del loto) o semi padmasana con la schiena dritta, il mento parallelo al pavimento. Se non riuscite a stare seduti nella posizione del loto potete sedere su di una sedia stando sul bordo in modo che la schiena non si appoggi allo schienale.

Appoggiate la mano sinistra sul grembo con il palmo rivolto in alto. Sollevate ora la mano destra all’altezza degli occhi e piegate all’interno del palmo l’indice e il medio. Il pollice, l’anulare e il mignolo sono tesi. Questa posizione delle dita della mano è chiamata Vishnu Mudra.

Chiudete gli occhi e fate qualche respiro profondo.

  1. Ora chiudete la narice destra con il pollice destro, inspirate profondamente e lentamente dalla narice sinistra;
  2. Al termine dell’inspirazione chiudete la narice sinistra con l’anulare e il mignolo e trattenete il respiro per 4/5 secondi; poi aprite la narice destra ed espirate, mantenendo sempre chiusa la narice sinistra con anulare e mignolo;
  3. Al termine dell’espirazione chiudete anche la narice destra e trattenete il respiro per 4/5 secondi;
  4. Aprite ora la narice destra ed inspirate lentamente mantenendo chiusa la narice sinistra;
  5. Chiudete entrambe le narici per 4/5 secondi, poi espirate dalla narice sinistra mantenendo la narice destra chiusa con il pollice;
  6. Inspirando dalla narice sinistra, si ricomincia il ciclo.

Effettuate da sette a dodici cicli completi, mantenendo la concentrazione mentale sulle inspirazioni e sulle espirazioni. La respirazione è lenta, profonda e silenziosa. Inspirazione ed espirazione devono avere uguale durata. Il vostro focus deve essere sul flusso dell’aria che passa attraverso le narici.

Non forzate, non trattenete il respiro oltre il limite naturale e non accelerate il conto durante l’espirazione per compensare la mancanza di respiro. Tutto deve fluire lento e regolare: è importante che il flusso di prana nelle Nadi Ida e Pingala abbia un ritmo uguale. Se il trattenimento del respiro è eccessivo diminuite a 3 secondi e man mano che acquisirete dimestichezza con la pratica potrete aumentarlo gradualmente.

E’ molto importante soffermarsi sui pochi secondi in cui né inspirate né espirate: gli Yogi della tradizione dell’Himalaya hanno studiato ed appurato che proprio nel momento del trattenimento del respiro vi distaccate, vi scollegate dalla coscienza dell’attuale realtà. Quando trattenete il respiro con una certa consapevolezza e concentrazione acquisite una carica energetica proprio grazie al distacco della mente dalla realtà nell’assenza di respiro. Il nostro Sé, la coscienza di chi siamo, si radica nel nostro canale Sushumma e realizziamo quell’identità di essere puro spirito.

 

Articolo redatto da: Desktop Office di YOGADELRESPIRO.it
Data content by Davide Russo Diesi | Istruttore Mental Coach CSEN & YA Yoga Teacher E-RYT® 200, RYT® 500, YACEP® YOGABODY® Breathing Coach.

Nadi Shodana

Davide R. Diesi | YA Yoga Teacher | Nadi Shodana